Ama i poveri, aiutali, comprendili, parla con loro; sarai felice.
L’Associazione offre uno spazio di seconda accoglienza notturna con 30 posti letto con la richiesta di osservare specifici orari (ingresso lunedì-domenica 16.00 – 21.30 / uscita lunedì-venerdì 6.00 – 8.30 domenica e festivi 6.00 – 9.30). Viene prevista una retta giornaliera di euro 6,00 che comprende la colazione e la cena. La Piccola Casa Federico Ozanam mette a disposizione servizi aggiuntivi gratuiti per gli ospiti come la lavanderia e stireria interna, vestiario, possibilità di dieta specifica e su richiesta consulenza infermieristica. Vengono organizzati momenti di aggregazione e di animazione come la merenda del venerdì in cui sono coinvolti alcuni volontari. Grazie alla presenza di operatori interni alla struttura si offre un servizio di orientamento, informazione, raccordo con i servizi coinvolti nel progetto e accompagnamento nel percorso di reinserimento sociale delle persone accolte.
Da qualche anno è attivo uno spazio diurno “Piccolo Tetto Ozanam”, aperto tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 16.00, rivolto a persone che abbiano particolari esigenze legate allo stato di salute, invalidità civile o altre progettualità particolari concordate con i servizi sociali territoriali. Viene prevista una retta giornaliera di euro 45,00 (accoglienza notturna inclusa) che comprende pranzo, assistenza infermieristica per le terapie farmacologiche, raccordo con i servizi coinvolti, partecipazione ad attività occupazionali e di svago (laboratorio di assemblaggio, laboratorio nell’orto e nel verde, street food solidale con Apecar) e uscite esterne. Le attività diurne vengono gestite da un’équipe di operatori della Cooperativa Sociale Sociolario Onlus. La retta potrebbe essere modulata in base alla frequenza o al tipo di assistenza prevista per ogni specifica situazione. È possibile concordare anche solo l’accoglienza presso lo spazio diurno senza usufruire obbligatoriamente dello spazio notturno.
Le accoglienze vengono effettuate su decisione degli operatori della struttura solitamente tramite l’invio da parte dei servizi sociali territoriali o, in alternativa, avviando un lavoro di rete su segnalazione di altri enti della Rete per la grave marginalità.
