Due anni di assenza. Due anni di presenza nei pensieri e nei cuori
dei tanti volontari, dei tanti “invisibili”, di chi ha incrociato la tua strada.
Due anni di presenza, lì dove sei sempre stato. Vicino agli altri: in carcere, in mensa,
sulla strada, a San Rocco, nella tua panda grigia, in ospedale, in chiesa, nelle case, nella tua casa.
Vicino con il tuo garbo, con il tuo esserci sempre.
In silenzio, con le parole, con lo sguardo, con un tocco discreto, con un fiore.
Se il chicco di grano caduto in terra non muore rimane solo. Altrimenti dà frutto.
Don Roberto ci hai mostrato la via, senza troppe parole ma con le opere.
Noi cerchiamo di seguire, quel che hai fatto in vita, certi che fioriranno
dal suo esempio energie sempre nuove e speranze di vita migliore per tutti.
Stasera non c’è don Roberto?
Poi la tua figura esile compare, il tuo immancabile sorriso compare.
«Don prendi tu il vassoio di …? Ti siedi con …? Parla con lei, così la tranquillizzi…
Finalmente sei arrivato, tutti ti cercano!! Devi fare l’iniezione a…
Vuoi dei rosari per le tue “ragazze”?!?
Oggi hai accompagnato … in ospedale? Sì, la mia mamma sta bene; io sto bene. Grazie…
Che spettacolo le montagne della tua Valtellina».
Il tuo ricordo non si attenua. Manchi, ancora, tanto.
Stasera don Roberto, il Don, non c’è.
Don Roberto sempre nel cuore.
I volontari di Incroci, a nome anche di tutti gli operatori e i volontari degli enti di Vicini di Strada